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I tre fronti di crisi della Chiesa cattolica

I tre fronti di crisi della Chiesa cattolica

Dall’ormai lontano 2013 papa Francesco è alla cattedra di San Pietro, e nonostante l’entusiasmo iniziale per un papa visto da molti come progressista e riformatore, dopo 8 anni di pontificato le difficoltà per Bergoglio sembrano essere aumentate invece che diminuite, e gli sforzi di riforma e di apertura della Chiesa si sono spesso scontrati con le critiche del clero conservatore, che li vede come fumo negli occhi, mentre il clero progressista al contrario li ritiene troppo limitati e contenuti.

Ma è forse proprio negli ultimi due anni che si sono andate ad intensificare le tensioni interne alla Chiesa, mentre l’approccio mediatico e nazionalpopolare di Bergoglio è parzialmente riuscito, ma ha anche dimostrato di essere poco incisivo per questioni di politica interna sia vaticana che ecclesiastica, oltre che per i dibattiti più squisitamente dottrinali.

Le due anime della Chiesa

Da molti il Sinodo per l’Amazzonia era stato salutato come un momento di importanza epocale per il rinnovamento della Chiesa, e difatti le tematiche progressiste hanno avuto ampio spazio.
Difatti, sono molti i passi che suggeriscono un (almeno tentato) impegno delle mondo ecclesiastico per quando riguarda il dialogo ecumenico, l’attenzione verso i temi dell’ecologia e della giustizia sociale[1], in quello che potrebbe essere un primo passo verso l’abbandono della culla europea da parte della Chiesa Cattolica.
Tuttavia, lo stesso evento aveva fatto agitare l’area più conservatrice del clero, agitazione esemplificata anche dal lancio di alcuni statuette della Pachamama (divinità amazzone) nel Tevere da parte di anonimi, dopo essere state esposte nella chiesa Transpontina a Roma[2] ; i tradizionalisti ormai da tempo hanno individuato in Carlo Maria Viganò un riferimento dopo che divenne pubblico lo scandalo relativo all’arcivescovo americano McCarrick[3], coinvolto in traffici sessuali illeciti e immorali e tardivamente rimosso dal suo incarico e ridotto allo stato laicale nonostante i minuziosi e continui rapporti in merito che Viganò inviava da anni a Roma[4].
La vicenda non si è mai chiarita del tutto, e molte sono ancora le contraddizioni irrisolte[5], ma fu quella a portare Viganò all’attenzione di tutti coloro in dissenso con la gestione bergogliana della Chiesa, non essendo neanche mancato l’implicito appoggio del papa emerito Benedetto XVI a Viganò[6].

Un altro fronte che si è recentemente palesato come ferita aperta è quello relativo all’area cattolica tedesca; in Germania, difatti, si va consolidando un’asse fra vescovi frondisti cattolici e vescovi protestanti, essendo alcuni dei primi ormai in aperta dissidenza con Roma riguardo il celibato degli ordinati e la questione della benedizione delle coppie omosessuali[7].
Contemporaneamente a ciò, ad ottobre è stato pubblicata una nota didattica della Congregazione per la dottrina della fede in cui si criticavano veementemente alcuni passaggi di un testo redatto dal gruppo di lavoro ecumenico di teologi cattolici ed evangelici tedeschi (ÖAK)[8]; secondo la Congregazione, erano presenti delle dichiarazioni che piuttosto che rappresentare le diversità di  visione (relativamente ad alcune questioni fondamentali, come l’eucaristia e l’idea stessa di Chiesa), si appiattivano sostanzialmente sulle tesi dei teologi protestanti, praticamente omettendo il punto di vista cattolico così come approvato da Roma[9] [10] e allo stesso tempo deviando gravemente da esso.

La Chiesa e il mondo

Fra queste nubi che si vanno a radunare sul cielo del Vaticano, vi sono anche questioni più relative al futuro e al presente della Chiesa.
Solo in Germania, lo stesso paese in cui le gerarchie cattoliche locali sono in rotta con Roma, si prevede che nei prossimi 40 anni, il numero dei fedeli si dimezzerà[11]. Diversi sono i motivi: dall’invecchiamento demografico all’abbandono giovanile delle chiese, oltre che alla famigerata “Tassa sulla religione”, che impone ad ogni affiliato ad una chiesa tedesca di versare fino al 9% del proprio reddito lordo e che quindi incentiva i non credenti a disaffiliarsi formalmente dalla Chiesa.

In aggiunta a ciò, la Chiesa sembra essere sempre più in affanno con se stessa e nel rapporto coi fedeli; “The State of Theology”, un sondaggio condotto nel 2020 negli Stati Uniti, ha rivelato che quasi il 70% degli adulti cattolici negli USA crede che “Gesù sia il primo e più grande essere creato da Dio”, mentre quasi il 60% crede che “Gesù fosse un grande insegnante, ma non era Dio”[12]. La prima posizione rappresenta sostanzialmente la dottrina ariana, eresia già condannata al primo Concilio di Nicea nel 325 d.C., mentre la seconda è sostanzialmente sovrapponibile al nestorianesimo, dottrina anch’essa ereticale che nega la divinità di Gesù Cristo ab principio e poi condannata al Concilio di Efeso del 431.
Interrogato in merito, monsignor Barron, vescovo ausiliare di Los Angeles, ha dichiarato che il ritorno di queste antiche eresie aspramente combattute dalla Chiesa antica è da considerarsi un grave monito, che evidenzia la lacunosa e lasca istruzione dei fedeli negli ultimi decenni[13]; invero pare che le battaglie combattute per l’ortodossia e per l’identità stessa della Chiesa cattolica stiano semplicemente venendo meno nella misura in cui la pratica cattolica dei fedeli diviene sempre più superficiale e approssimativa.

Infine, l’offensiva di Papa Francesco per portare la Chiesa più in contatto con gli ultimi e con gli umili[14] sta cominciando ad arenarsi viste alcune prese di posizioni quasi paradossali; nonostante infatti anche nell’ultima enciclica “Fratelli Tutti” si siano portati avanti argomentazioni progressiste riguardo diritti civili e sociali[15] senza aver paura di “riproporre la funzione sociale della proprietá”[16], appena due mesi la pubblicazione dell’enciclica (ottobre 2020) è stato annunciato il partenariato del Vaticano (con il personale benestare di Francesco) con il “Consiglio per il capitalismo inclusivo” (Council for Inclusive Capitalism), del quale fanno parte anche i capi di aziende come Johnson & Johnson, Bank of America, Visa, oltre alle fondazioni Ford e Rockerfeller[17], fra le altre.
Certamente la Chiesa Cattolica può vantare ancora una enorme influenza etica e morale, come ha anche recentemente dimostrato la richiesta di bona officia pervenuta al Vaticano per allentare la tensione fra Ucraine e Russia[18] [19], ma vedendo che fra i membri di questo “Consiglio” vi sono anche manager che gestiscono $10 trilioni di beni e aziende con un peso di mercato equivalente a $2 trilioni[20], è difficile immaginare che i principi guida di questo partenariato saranno affini alla secolare dottrina sociale della Chiesa delle encicliche De Rerum Novarum e Quadragesimo Anno o al distributismo cattolico novecentesco piuttosto che allo stesso neoliberismo di cui sono state protagoniste le suddette fondazioni e le aziende.


Inoltre, è di pochi giorni fa l’annuncio della quinta conferenza internazionale vaticana[21], che sotto lo slogan “Exploring the Mind, Body, & Soul” vedrà partecipare il Chelsea Clinton (figlia di Bill e Hillary), Cindy Crawford, Jane Goodall, esponenti della chiesa dei Mormoni, ma soprattutto medici e accademici[22] che parleranno di temi come “Human Enhancement”, etica digitale, filantropia e spiritualità[23] – tutti temi di notevole attualità, che tuttavia si addicono più ai quartieri benestanti e altolocati dell’Occidente più che ai diseredati di ogni periferia.
Certo, non si vuole qui attribuire l’organizzazione di questo convegno direttamente al Santo Padre, il quale sicuramente non ha avuto quasi voce in capitolo; ma il Pontificio consiglio della cultura rimane un dicastero formalmente sottoposto all’autorità papale, e che quindi indirettamente la rappresenta.


Comunque finisca il papato di Francesco, la Chiesa romana pare sempre più assomigliare ad una coabitazione forzata di due frange più o meno esplicitamente opposte e apparentemente con poche intenzioni di riappacificarsi, vista anche l’asperrima denuncia contro la quinta conferenza internazionale vaticana e contro i partecipanti fatta pubblicare dall’arcivescovo Viganò[24].
La figura solitaria di Viganò sembra rappresentare un caso eccezionale, ma anche da parte di altre figure autorevoli cominciano ad alzarsi i toni contro il “modernismo” di alcune parti della Chiesa, come nel caso della Germania[25] di cui si è già trattato.
La polarizzazione politica dei nostri tempi si è forse estesa alla Chiesa Cattolica? Se così fosse, il trono di San Pietro potrebbe andare incontro ad una delle fasi più travagliate della propria storia recente.



[1] https://www.vatican.va/roman_curia/synod/documents/rc_synod_doc_20191026_sinodo-amazzonia_it.html

[2] https://www.vaticannews.va/it/papa/news/2019-10/papa-francesco-sinodo-amazzonia-statuette-indigeni-roma.html

[3] https://www.nytimes.com/2018/08/27/opinion/pope-francis-catholic-church-letter.html

[4] https://www.ilmessaggero.it/vaticano/vigano_monaco_manifestazione_papa_francesco_ratzinger_vaticano_curia_guerre_papi_germania_marx-4993736.html

[5] https://www.lastampa.it/vatican-insider/it/2020/11/11/news/cosi-il-rapporto-mccarrick-smentisce-le-tesi-di-vigano-1.39527530

[6] https://www.ildolomiti.it/blog/riccardo-petroni/ratzinger-vigano-e-lanticristo-bergoglio-come-i-tradizionalisti-non-si-accorgono-della-trave-nei-loro-di-occhi

[7] https://www.ilmessaggero.it/vaticano/chiesa_gay_germania_vaticano_papa_francesco_scisma_lutero_vescovi_benedizioni-5864266.html

[8] https://www.katholisch.de/artikel/27140-dbk-veroeffentlicht-vatikan-schreiben-zu-mahlgemeinschafts-votum

[9] https://www.dbk.de/fileadmin/redaktion/diverse_downloads/dossiers_2020/2020-09-18_Kard.-Ladaria_Lettera-Vorsitzender-DBK.PDF

[10] https://www.dbk.de/fileadmin/redaktion/diverse_downloads/dossiers_2020/2020-09-18_Kard.-Ladaria_Lettera_Anlage-Vorsitzender-DBK.PDF

[11] https://www.sueddeutsche.de/politik/kirche-christen-austritt-evangelisch-katholisch-1.4429447

[12] https://thestateoftheology.com/data-explorer/2020/6?AGE=30&MF=14&REGION=30&DENSITY=62&EDUCATION=62&INCOME=254&MARITAL=126&ETHNICITY=62&RELTRAD=16&EVB=6&ATTENDANCE=254

[13] https://youtu.be/oH6_ZPiay9g?t=180

[14] https://www.lastampa.it/vatican-insider/it/2019/04/19/news/il-papa-lava-i-piedi-a-12-detenuti-non-calpestare-gli-altri-ma-servirli-1.33696299

[15] https://www.repubblica.it/solidarieta/diritti-umani/2020/11/14/news/fratelli_tutti-274354971/

[16] Cfr. http://www.vatican.va/content/francesco/it/encyclicals/documents/papa-francesco_20201003_enciclica-fratelli-tutti.html

[17] https://www.ft.com/content/0e615ffe-ce44-4bd7-8fad-80e1ebc54394

[18] https://www.catholicnewsagency.com/news/247473/ukraines-president-vatican-would-be-the-ideal-place-for-meeting-with-putin

[19] https://it.insideover.com/politica/guerra-ucraina-russia-vaticano.html

[20] Financial Times, cit.

[21] https://press.vatican.va/content/salastampa/en/bollettino/pubblico/2021/04/15/210415b.html

[22] https://vaticanconference2021.org/speakers/

[23] https://vaticanconference2021.org/agenda/

[24] https://www.marcotosatti.com/2021/04/21/vigano-libido-serviendi-vaticana-verso-i-poteri-forti-redenzione-sanitaria/

[25] https://www.kath.net/news/75014

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