L’Astrolabio n. 2 – L’ora di Boris
Seconda uscita settimanale per “L’Astrolabio”, la rassegna stampa dell’Osservatorio dedicata interamente, in questo caso, alla travolgente vittoria di Boris Johnson e dei Conservatori alle elezioni britanniche di giovedì 12 dicembre. La Brexit, ora, appare molto più vicina, ma quali saranno le sfide con cui Johnson dovrà confrontarsi nel suo primo governo da leader in controllo del Parlamento di Londra?
L’Astrolabio N. 2 – 15 dicembre 2019
- I contributi dell’Osservatorio
- Verdiana Garau: Una Brexit a trazione cinese? – La “Global Britain” immaginata dai Conservatori abbraccerà l’Impero di Mezzo? [Vai all’articolo]
- Giuseppe Gagliano: La spada di Damocle del sistema finanziario ombra – Le luci della futura “Singapore sul Tamigi” nascondono problemi di stabilità al sistema finanziario mondiale che potrebbero non tardare ad insorgere [Vai all’articolo]
- Pierluigi Fagan: La sfida multipolare di Boris Johnson – BoJo vince a valanga e lancia il conto alla rovescia per la Brexit. Londra tornerà a essere attore autonomo nel “grande gioco” del mondo multipolare? [Vai all’articolo]
- Christopher Hope: “Boris Johnson’s victory speech signals shift to middle ground” – The Telegraph.
Il Telegraph commenta il discorso del confermato primo ministro segnalandone lo stile “One-nation”, l’appello all’unità nazionale e a un programma che si potrebbe definire centrista. Sulle prime Johnson sembra voler deviare dall’agenda liberista dura e pura seguita dai precedenti governi Conservatori, ma bisognerà aspettare il perfezionamento della Brexit per dare un giudizio complessivo. [Leggi l’articolo completo]
- Josh Halliday: “Labour’s red wall demolished by Tory onslaught” – The Guardian
La regione dell’Inghilterra settentrionale operaia e industriale protagonista dei capolavori cinematografici di Ken Loach era soprannominata “muro rosso” per la capacità dei laburisti di preservare al suo interno una roccaforte elettorale inscalfibile. La misura del trionfo conservatore è data dalla capacità di Johnson di sfondare, puntando sul tema Brexit, in aree fino a poco tempo fa precluse al suo partito. [Leggi l’articolo completo]
- Francesco Boezi: “Brrrr….exit” – InsideOver
Nel gelo di gennaio Londra è destinata a lasciare definitivamente l’Unione Europea. Festeggiano i mercati finanziari che prevedono la nascita della “Singapore sul Tamigi”, festeggia Donald Trump pronto a veder rinverdire la relazione speciale con Londra. L’Europa sarà pronta a gestire i nuovi rapporti con Londra? [Leggi l’articolo completo]
- Associated Press: “Johnson focus on election win and Brexit”
Una spina nel fianco per il governo Tory sarà sicuramente costituita dal rapporto futuro tra Londra e le regioni anti-Brexit che hanno votato a valanga per i partiti identitari: in Irlanda del Nordper la prima volta i partiti cattolici hanno sopravanzato gli unionisti protestanti, in Scozia si è assistito all’exploit dello Scottish National Party di Nicola Sturgeon. Come si comporterà Boris Johnson di fronte a questi problemi? [Leggi l’articolo completo]
- Stefano Fassina: “Labour abbandonati dagli operai pro-Brexit” – Huffington Post
Per concludere, una voce da sinistra con un intervento del deputato Stefano Fassina sul tema della rovinosa sconfitta patita dai laburisti di Jeremy Corbyn, che si è focalizzato insistentemente sul programma elettorale, incentrato su un’agenda radicale di spesa pubblica e nazionalizzazioni, sul rafforzamento del welfare e la lotta alle disuguaglianze perdendo però di vista l’obiettivo di una reale chiarezza sulla Brexit. In fin dei conti, a risultare vincente, è stato l’appello di Johnson a concludere rapidamente la Brexit. Le ambiguità laburiste sul tema hanno portato a dure sconfitte in distretti operai storicamente dominati dalla sinistra britannica. [Leggi l’articolo completo]
Pingback: La sfida geopolitica della Brexit - Osservatorio Globalizzazione
Pingback: Orientarsi nel mare della globalizzazione: arriva "L'Astrolabio"! - Osservatorio Globalizzazione