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La forza discreta della comunicazione visiva

tecnologia Pennaforte

La forza discreta della comunicazione visiva

L’arena post-industriale nella quale competono gli attuali sistemi economici impone una riflessione sui driver dello sviluppo e le economie più avanzate stannoriorientando i sistemi socio-produttivi grazie a paradigmi basati sul rapporto cultura/creatività/innovazione, quale fonte di vantaggio competitivo.
Questa visione rappresenta il quadro dì riferimento dell’approccio ‘creative driven’, che caratterizza imprese capaci di rinnovarsi grazie alla contaminazione tra cultura e capitale umano, per cogliere le sfide della grande transizione sociale che stiamo vivendo.

Il consumatore divenuto soggetto sempre più attivo nel processo di comunicazione, dove, appunto, svolge un ruolo centrale. È quindi importante interpretarne umori, esigenze e diverse sensibilità; d’altronde è noto che, al giorno d’oggi, commenti, feedback, scambi di opinioni tra i clienti assumono una notevole rilevanza poiché determinano l’andamento dell’attività di impresa e definiscono il valore del servizio offerto.

L’utente moderno vuole personalizzazione, differenziando la propria esperienza di consumo e il proprio profilo. Tale esigenza ha indotto le aziende a dedicare maggior cura ai touchpoint dei canali di comunicazione con l’esterno, perché ogni punto di contatto permette di andare incontro e di soddisfare le esigenze del cliente, in ogni fase del customer journey.

Il rebranding è finalizzato a cambiare la brand image di un servizio o di un prodotto esistente, modificando quindi la percezione dei consumatori, rispetto all’offerta aziendale. È un processo necessario? Ovviamente sì, se consideriamo che nel tempo le aziende cambiano e introducono nuovi prodotti e servizi, mutano, inoltre, le esigenze del pubblico e varia anche il target di riferimento. L’immagine coordinata di un’azienda è determinata dal sapiente mix di una serie di prodotti tipografici.  Ma perché la comunicazione visiva assume sempre più importanza, al netto di queste premesse? Proviamo a rispondere a questa domanda partendo dalla sua definizione:

La comunicazione visiva consiste nella trasmissione di un messaggio, che può includere idee, istruzioni, dati o altro genere di informazione, e può essere definita come un sistema di comunicazione che utilizza le immagini come mezzo di espressione, tutto basato fortemente nella semiotica. Questa comunicazione avviene perché spesso i simboli hanno un passato, una storia o sono parte di una cultura e permettono di trasmettere messaggi complessi, a volte attraverso un semplice sguardo. Le immagini hanno sempre costituito un linguaggio efficace che permette di raggiungere il massimo effetto comunicativo nel più breve tempo possibile.
Il messaggio visivo spesso anticipa il contenuto del concetto che il messaggio stesso si propone di comunicare ed arriva per primo alla mente del destinatario, suscitando in lui sensazioni di primo acchito che rimarranno più facilmente impresse nella sua mente, concetto che, se fosse presentato in formato testuale non avrebbe il medesimo impatto.

Tra le principali ragioni per cui la comunicazione visiva sia importante, troviamo le seguenti:

  • Attira l’attenzione e aumenta il coinvolgimento;
  • fa provare emozioni più forti al pubblico di riferimento;
  • consente di ricordare meglio le informazioni;
  • fa risparmiare tempo, dato che le informazioni vengono trasmesse in modo più rapido ed efficace;
  • Consolida l’identità del brand, fornendo un’esperienza condivisa e un messaggio unificato.

Le parole dunque non sono più sufficienti se non accompagnate da contenuti visivi in grado di deliziare, informare e coinvolgere il pubblico. Questa via, inoltre, apre una serie di opportunità all’azienda: i contenuti visivi sono in grado non solo di coinvolgere ed emozionare ma anche di umanizzare l’azienda, aumentando il senso di appartenenza ai valori del brand e incoraggiando una maggiore interazione. i contenuti visivi possono raggiungere gli utenti in un modo in cui le parole non riescono.

Foto, immagini e grafiche godono di un’enorme portata comunicativa. Non a caso, l’utilizzo di elementi visivi è essenziale nella realizzazione di contenuti in grado di comunicare il messaggio desiderato in modo chiaro e veloce.  Il visual content deve seguire una logica convincente per sfruttare nel modo corretto la narrazione visiva e una chiara pianificazione per raggiungere risultati significativi.

Nato a Bari nel 1989, attualmente socio della sua azienda di Famiglia, laureato in magistrale in Economia e Management presso L’Universita Degli Studi Di Bari, con tesi sul passaggio generazionale in azienda, decide di non abbandonare questo tema vivace e attuale ponendo l’accento sul lato psicosociale dello stesso e sulle implicazioni di questa scelta.

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