Il caso Regeni, cinque anni dopo: un mistero tra omissioni e depistaggi
Cinque anni fa, al Cairo, Giulio Regeni scompariva nel nulla: il corpo del ricercatore universitario impegnato nell’indagine sui sindacati e i movimenti di opposizione al regime militare egiziano fu ritrovato senza vita pochi giorni dopo, e il caso fin da subito portò analisti e investigatori a individuare in membri degli apparati di sicurezza egiziani gli autori del delitto.
Perché Regeni fu ucciso e che conseguenze ha avuto la sua morte in una fase complessa per i rapporti tra Roma e Il Cairo? Come orientarsi nell’intricata selva di depistaggi, misteri e ambiguità che hanno condizionato il processo di ricerca della verità? In che misura la verità sul caso sta al Cairo e in che misura, invece, a Cambridge, sede dell’università che ha affidato a Regeni una missione complessa e pericolosa? Quale è stato l’impatto “geopolitico” del delitto e che questioni restano aperte dopo cinque, lunghi anni? Mauro Indelicato, analista geopolitico e giornalista di InsideOver Italia e Il Giornale, ci parla oggi di questi temi provando a fare chiarezza su un caso che appare ancora molto lontano dalla risoluzione.