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I “ritratti” dell’Osservatorio Globalizzazione

I “ritratti” dell’Osservatorio Globalizzazione

Sull’Osservatorio Globalizzazione, nel corso dell’attività del centro studi, sono stati pubblicati diversi ritratti dedicati a personalità significative della storia e del mondo politico e culturale odierno. Qui di seguito, come sommario, vi presentiamo tutti i ritratti realizzati.

  1. Edgar Morin: il filosofo della complessità.Morin, teorico del neoumanesimo e della centralità dell’uomo nell’economia, è un intellettuale forte di una lunga carriera e di una militanza politica avviata nel campo della Resistenza e dell’esercito della Francia Libera durante la seconda guerra mondiale.
  2. Sultan Galiev: il protagonista dimenticato della Rivoluzione Russa. Sultan Galiev (1892-1940) fu uno dei protagonisti meno conosciuti della Rivoluzione Russa, di cui interpretò la genesi in chiave di riscatto anti-coloniale e di rilancio delle prospettive dei musulmani dell’Impero russo nella costituzione dell’Unione Sovietica socialista.
  3. Giacomo Brodolini, il padre dello Statuto dei Lavoratori.Ritratto d edicato all’energica azione di Giacomo Brodolini, esponente politico socialista che nonostante una vita breve (morì di tumore a soli 49 anni) portò nelle istituzioni italiane le idee e le strategie che contribuirono a un ampio sviluppo dei diritti dei lavoratori.
  4. Pankraz Vorster, l’ultimo Principe-Abate.Vorster fu l’ultimo principe-abate di San Gallo, in Svizzera: un personaggio la cui parabola racconta molto dell’Europa in bilico tra tradizione e rivoluzione sul finire del XVIII secolo.
  5. Jakob Moleschott: medico, filosofo e politico.Da medico olandese a senatore del Regno d’Italia, l’interessante parabola professionale ed umana di un protagonista della scienza medica del XIX secolo.
  6. Derek Freeman: un antropologo tra natura e cultura.In questo periodo stiamo assistendo a vivaci discussioni tra scienziati sia sulla degenerazione del nostro clima, sia sul progresso della recente epidemia di Covid. Quasi quotidianamente siamo spettatori di dibattiti televisivi e scambi di opinioni più o meno accese tra specialisti. Cogliendo questo contesto, un ritratto sul tema della discussione interna alla scienza lo dedichiamo all’antropologo Derek Freeman e alla polemica che egli ebbe, postuma, con Margaret Maed.
  7. Leslie Groves: da West Point al Progetto Manhattan.Scienza e politica, mai come questi mesi la riflessione sul rapporto tra le due è attuale e allora proponiamo il ritratto di Leslie Richard Groves, il luogotenente ingegnere dell’esercito statunitense che fu incaricato di dirigere il Progetto Manhattan, tenendo i rapporti tra politica, ambiente militare e comunità scientifica.
  8. Walter Bonatti, l’ultimo gigante dell’avventura.“Figure del calibro di Walter Bonatti, il grande alpinista ed esploratore, sono oggi più che mai mancanti in un’Italia ove le grandi narrazioni sembrano essere terminate e in cui uomini trasversali come lo scalatore nato a Bergamo servirebbero come il pane nel mondo della cultura, della narrazione, del giornalismo. La vita di Bonatti, densa di avvenimenti, caratterizzata da imprese, tragedie, polemiche e avventure, non solo potrebbe essere una fonte inesauribile di ispirazione per romanzieri e autori cinematografici ma è stata al tempo stesso ampiamente documentata dal suo stesso protagonista.”
  9. Ciccilla, una brigantessa tra storia e letteraturaPer molti fu una figura romantica, per altri una volgare criminale. Ma per nessun osservatore e storico Ciccilla, la più famosa banditessa della Calabria post-unitaria, è una figura banale.
  10. La strada del coraggio di Gino BartaliCerti legami riescono a rompere la loro stretta contingenza temporale e assumono una rilevanza superiore, come testimonia la significativa attualità della figura di Gino Bartali, un fuoriclasse del ciclismo eroico della prima metà del Novecento che ha saputo a tempo debito mettere le sue pedalate al servizio di ideali superiori, conquistandosi un rispetto ancora oggi sentito e vissuto in particolar modo nella sua nativa Toscana. Una figura che va oltre lo sport ed è stata in grado di entrare nell’immaginario collettivo, nel “pantheon” civile italiano. A perenne ricordo dell’impresa più grande di Bartali vi sono oggi due alberi e un’onorificenza postuma, che testimoniano l’impegno che Ginettaccioprofuse in piena seconda guerra mondiale, in un’Italia sconvolta, invasa, divisa e umiliata, per proteggere centinaia di cittadini ebrei dallo sterminio nazista.
  11. Liliuokalani, l’ultima regina delle Hawaii Storia di imperialismo, storia di resistenza e infine storia di sconfitta e rassegnazione. Così potrebbe essere riassunta la storia del “Ritratto” dedicato all’ultimo monarca del Regno delle Hawaii, la regina Liliuokalani. La sua storia come regina e la fine del suo regno possono essere esemplificativi dell’imperialismo americano di fine XIX, ed entrambe le cose sono pagine non troppo note nei libri di storia e nel dibattito attuale sull’imperialismo.
  12. Lev Trotsky a ottant’anni dall’assassinio A ottant’anni dalla sua morte, il nostro direttore Aldo Giannuli ricorda il rivoluzionario sovietico Lev Trotsky inserendo il suo profilo storico e politico nel contesto dell’evoluzione dell’ideologia comunista nel corso del Novecento.
  13. Corneliu Codreanu, un “legionario” tra ultranazionalismo e misticismoCodreanu, protagonista della stagione politica tra le due guerre nella sua Romania, fu il fondatore e l’animatore del movimento ultranazionalista che conquisto un grande radicamento nella parte profonda del Paese, la Legione dell’Arcangelo Michele. Forte di numerosi punti di riferimento alla spiritualità ortodossa, la Legione di Codreanu fece breccia nelle campagne e attraverso la sua agitazione politica portò alle masse romene messaggi fortemente in contrasto con le politiche corporative dell’èlite e della corte di Bucarest.
  14. Porfirio Diaz, tra dittatura e positivismoPorfirio Diaz fu il protagonista della prima, contraddittoria modernizzazione conosciuta dal Messico durante la sua lunga dittatura. Un processo che ha segnato profondamente il Paese ma, al contempo, è proseguito tra forti contraddizioni.
  15. Karl Rappan, il riformatore del calcio europeoKarl Rappan ha profondamente cambiato il calcio europeo prima da allenatore, trasformando il sistema di gioco basato sul catenaccio, e poi da dirigente, ponendosi alla testa di un ampliamento dell’ordinamento delle competizioni continentali.
  16. José Hermano Saraiva, lo storico-divulgatoreSaraiva fu una figura peculiare nella storia portoghese del Novecento. Accademico, studioso della storia nazionale, ricoprì il ruolo di Ministro dell’Istruzione nell’epoca dell’Estado Novo e dopo la fine del regime avviò una proficua carriera da divulgatore che lo rese celebre come scrittore e conduttore televisivo per diversi decenni.
  17. Thor Heyerdahl, un esploratore ai confini del mondoUno degli ultimi continuatori della tradizione norvegese di esplorazione, Thor Heyerdahl, seppe dare continuità a una storia di avventura e ricerca che ha contraddistinto il panorama culturale del Paese nordico.
  18. Giovanni Jatta e l’eccellenza museale ruvestinaIl museo voluto da Giovanni Jatta a Ruvo di Puglia è l’unico esemplare in Italia di collezione privata ottocentesca rimasta tuttora inalterata dalla concezione museografica originaria. Una meta ideale per il “turismo lento” dei borghi dell’Italia profonda.
  19. Maria Spiridonova, la martire della RivoluzioneDalla Rivoluzione russa alle purghe staliniane, Maria Spiridonova è stata una piccola, grande protagonista della storia drammatica della Russia della prima metà del Novecento. Con tutti i suoi travolgenti cambiamenti e le sue tragedie.
  20. L’influenza senza tempo di Erbakan, il neo-ottomano Ex nihilo nihil. Erdogan con la sua politica, sia interna che estera, non nasce dal nulla ma è frutto di un percorso trentennale di sedimentazione ed evoluzione dell’Islam politico in Turchia, un percorso portato avanti da Necmettin Erbakan, protagonista spesso sottovalutato della storia recente del Paese.
  21. Lise Meitner, una vita da Premio NobelLa fisica Lise Meitner è una delle personalità meno note della scienza del Novecento. Scopriamo una donna mai premiata con la massima onorificienza, ma che di Nobel ne avrebbe meritati addirittura due: uno per la Fisica per il suo contributo alla ricerca sulla fisica delle particelle e uno per la Pace per aver avvertito dei rischi della corsa globale al nucleare.
  22. Maradona, l’ultimo rivoluzionarioÈ stato il simbolo della rivalsa degli ultimi, dei dimenticati, del Sud del Mondo contro le èlite economiche del Nord del Mondo facendosi veicolo dei valori, dei desideri e delle frustrazioni dei popoli oppressi. Peronista, amico di Fidel Castro, anti-imperialista, con la partita del “gol del secolo” e della “Mano di Dio” nel 1986 riscattò l’orgoglio argentino contro l’Inghilterra dopo l’onta delle Falkland. Campione ineguagliabile, Diego Armando Maradona è stato un personaggio unico nel suo genere nella storia dello sport e entra definitivamente nel mito e nella storia del suo Paese.
  23. Vasile Conta, l’incompiutoUno dei più grandi rimpianti che una nazione possa avere è perdere prematuramente le punte del proprio ceto dirigente, è la scomparsa anzitempo di personalità di intelletto più elevato. È quanto accaduto alla Romania del XIX secolo con la dipartita di quello che può davvero essere considerato il più grande filosofo del paese, Vasile Conta, che come disse Nicolae Iorga, fu il primo pensatore sistematico della Romania.
  24. Dal laburismo al fascismo, la parabola politica di Oswald MosleyLa storia politica di Oswald Mosley ricorda vagamente quanto accaduto in tempi recenti in Italia: dopo le elezioni del 2018, la forza politica non collocata ideologicamente, in un periodo di forti polarizzazioni sociali e politiche, ha cercato dapprima l’abboccamento con la sinistra e, una volta fallito questo, ha virato a destra e ha dato vita al cosiddetto governo giallo-verde. Poi il prosieguo è stato del tutto differente.
  25. Chomsky, vita e pensiero di un uomo in rivolta Uno dei più attivi socialisti libertari americani è stato ed è ancor oggi Noam Chomsky, da sempre autodefinitosi anarchico, antagonista dell’imperialismo USA e nemico dichiarato delle forme istituzionali su cui si regge la società capitalistica che ne è alla base.
  26. Zinn, una voce critica nel cuore dell’America Howard Zinn è stato un autorevole studioso di fama internazionale e un convinto attivista all’interno dei movimenti per i diritti civili e per la pace. Professore emerito di Scienze politiche presso la Boston University, ha scritto un’importante e ben circostanziata “Storia del popolo americano dal 1492 a oggi“, in cui ha dato voce alle ragioni degli oppressi, i nativi, gli schiavi neri, i poveri, smascherando il vero volto delle vicende che si sono sviluppate all’interno del paese dall’arrivo dei colonizzatori in poi e di quelle che hanno condotto gli Stati Uniti d’America alla posizione di leadership politica mondiale di cui si ritengono ancor oggi i legittimi detentori.
  27. “L’eredità politica e spirituale di John Lennon” A quarant’anni dall’assassinio di John Lennon, Alessandro Catanzaro racconta la complessa personalità dell’ex membro dei Beatles. Non solo acclamato e innovativo musicista, ma anche icona e voce critica della politica occidentale nell’era più calda della Guerra Fredda.
  28. Ci Xi, da contadina a imperatriceI periodi di crisi possono essere periodi di stasi sociale ma anche di fluidità, consentendo straordinarie ascese. Questo è il caso dell’imperatrice madre cinese Ci Xi al secolo Xiaoqian, che  sul punto di morte designò come successore il piccolo Pu Yi, l’Ultimo Imperatore.
  29. Nikolaj Lobacevskij e il grande viaggio della geometria Il progresso della cosmologia novecentesco non sarebbe stato possibile senza un mutamento precedente e contemporaneo della matematica e della geometria. Per quanto riguarda la seconda e la teorizzazione della nuova geometria, quella non euclidea, tre nomi sono da ricordare: Gauss, Bolyai e Lobacevskij. Ed è del terzo di loro, forse il meno noto, che andiamo a parlare.
  30. “Al tempo giusto e al momento giusto”: l’Italia nell’era di Paolo RossiCampioni del Mondo!” Il grido di Nando Martellini riecheggia ancora anche per chi, ai tempi dei Mondiali di Spagna 1982, allora non c’era ma è sempre stato attratto dalla storia della Nazionale italiana, unica per gioco e per storia. In mezzo a questa Storia, si staglia la figura di un meraviglioso campione, del suo calvario e della sua redenzione: Paolo Rossi.
  31. Massimo Fini e la critica alla globalizzazione Un uomo in rivolta contro il suo stesso tempo, un feroce critico della globalizzazione e dei suoi presupposti. Massimo Fini è un intellettuale inclassificabile in alcuno schema prestabilito.
  32. Da Churchill alla Brexit: la lunga epopea di Elisabetta IIL’attuale monarca britannica è donna capace di attraversare le epoche nella storia presente. Era il 2 giugno del 1953 quando una giovane Elisabetta venne incoronata regina di Inghilterra con il nome di Elisabetta II e Capo della Chiesa Anglicana nell’abbazia di Westminster. Sembra un’altra epoca se si studiano le relazioni internazionali. In quell’anno moriva Joseph Stalin, mentre in Italia il futuro Presidente della Repubblica italiana Giorgio Napolitano si insediava per la prima volta come parlamentare nelle file del Partito Comunista Italiano. Il ‘53 fu anche l’anno che determinava la fine della Guerra di Corea, la prima di una serie di conflitti che coinvolgeva le superpotenze Us e Urss, mentre l’Europa si apprestava ad attuare un profondo rinnovamento economico e sociopolitico dopo gli orrori della guerra.
  33. Carlo III Grimaldi e l’autonomia del Principato di MonacoLa Signoria della famiglia guelfa (almeno dal XIV secolo) genovese dei Grimaldi su Monaco risale al XIII secolo, ma per quanto piccolo sia questo stato, anch’esso ha subito la propria evoluzione geografica e politica nel corso del tempo. A dargli l’assetto che ora conosciamo fu Carlo III che, a buon diritto, può essere considerato il fondatore del Principato così come ora lo conosciamo.
  34. Lawrence d’Arabia, l’avventuriero dell’assolutoArcheologo, agente segreto, comandante militare, scrittore: nella sua vita Lawrence ricoprì diversi ruoli e svolse attività complesse, ma la sua fama sarà per sempre legata a quei due anni tra l’ottobre 1916 e l’ottobre 1918 in cui divenne, per tutti Lawrence d’Arabia, il federatore delle tribù arabe in lotta contro la Sublime Porta d’Istanbul, il comandante guerrigliero capace di essere ovunque e in nessun luogo, il terrore dell’Hegiaz, flagello delle forze ottomane logorate dalle azioni mordi e fuggi e dalle cariche improvvise delle sue truppe a cammello.
  35. Monsignor Pogliani e la forza della carità Il Comune di Cesano Boscone è legato, nell’evo contemporaneo, all’Istituto Sacra Famiglia, che per diverso tempo è stata più grande del paese stesso, ne ha dato anche il soprannome, “el paes di matt”, e ne rappresenta tuttora la più importante realtà occupazionale. Non solo, ma è nota per essere il luogo in cui Silvio Berlusconi ha condotto il suo percorso riabilitativo tra il 2014 e il 2015. Questa struttura, balzata agli onori della cronaca, è legata ad un nome, quello di Domenico Pogliani
  36. John Horton Conway, il mago della matematicaConway ha offerto nuove possibilità epistemologiche: l’universo si potrebbe immaginare come un enorme automa cellulare di cui noi stessi non siamo che pedine, configurazioni atomiche, che seguono regole semplici e uniformi sottese alla complessità emergente. Noi diciamo che una configurazione, e ne esistono di così complesse da essere incomputabili,  “ne assorbe” un’altra, “resiste” agli attacchi di un’altra configurazione, “si riproduce”, “si muove”… in realtà sono solo celle che sono su ON o OFF e utilizziamo un livello di astrazione maggiormente sintetico ma efficace (non per questo meno vero) per concettualizzare la complessità reale
  37. Giorgio Galli, un esploratore del sapere tra storia e mistero Leggere Giorgio Galli significa avventurarsi in un lungo e profondo percorso di conoscenza. Nei suoi lavori Galli poteva condurci alle radici di quel “bipartitismo imperfetto” su cui la Repubblica italiana si era strututrata dopo il 1946, snocciolando con un innovativo metodo comparativo le radici storiche delle divergenze e delle convergenze ideologiche e, soprattutto, pratiche di Democrazia Cristiana e Partito Comunista sul potere e la sua gestione. Ma anche guidarci nel mondo oscuro e sulfureo delle società segrete europee di fine Ottocento, in quel microcosmo pervaso di Teosofia, pensiero magico e teorie razziali che fece da terreno di coltura al nazismo e alla sua componente esoterica.
  38. Katsura Masako, la regina del biliardo Il primo ritratto di un personaggio storico contemporaneo del 2021 è dedicato ad una pioniera, che ruppe la barriera di genere nel biliardo a tre sponde: “Masako ha aperto un nuovo spazio per le donne. La sua presenza ha reso, per la prima volta, attraente il gioco per le donne. Ha la potenza di un uomo e colpisce con leggiadria. Le sue manovre con il pallino sono fantastiche”. 
  39. “La Terra non gira, o bestie!”: la tragicomica storia di Giovanni PaneroniAgli inizi del Novecento un gelataio bresciano improvvisatosi astronomo lanciò la sua sfida personale all’accademia. I suoi bersagli erano a dir poco ambiziosi: Galileo, Newton, Copernico e il complesso di teorie su cui si fondava la scienza astronomica contemporanea. Giovanni Paneroni è una metafora di come chi si trova a farsi portavoce della pseudoscienza possa creare in poco tempo certezze consolidate e a estraniarsi dalla realtà. La sua ingenua e a tratti tragicomica avventura personale va letta come un monito circa la facile propagazione di ben più pericolose menzogne e mistificazioni in ambienti cruciali per la salute e la sicurezza umana.
  40. Il Barone Ungern: l’ultimo khan d’EurasiaPassato alla storia come l’ultimo khan, ma anche conosciuto come con appellattivi per nulla lusinghieri quali il “barone pazzo”, “barone nero” e “barone sanguinario”, Roman von Ungern-Sternberg fu tutto meno che pazzo: figlio dei suoi tempi, fu temuto dai nemici e non è mai stato compreso pienamente dalla posterità.
  41. Gurdjieff,il Maestro Quella del pensatore armeno Gurdjeff è una figura unica nel suo genere. Una figura estremamente complessa sia per il suo pensiero che per la sua idea di divulgazione e conservazione dello stesso. Un pensiero che si può cogliere già dall’indeterminatezza delle sue dichiarazioni sulla sua data di nascita. L’importante era il momento del risveglio interiore e non la venuta al mondo.
  42. Martha Bibescu, una donna dal fascino senza tempo Donna di ricchezza, donna di fama, donna di potere, donna di tendenza. Diplomatica, letterata, viaggiatrice, mecenate, benefattrice. Tutto questo è stata Martha Bibescu una delle donne più sfaccettate del XX secolo in Europa. Martha Lucia Lahovary nacque a Bucarest il 28 gennaio 1886, terza di cinque figli (Ioanna, Gheorghe, Magdalena e Margareta) di Ion Lahovary e Smaranda Mavrocordata. Il padre, di discendenza greca, era avvocato e aveva raggiunto le alte sfere della politica e della diplomazia romena, essendo diventato ministro plenipotenziario a Parigi, ministro degli esteri sotto il governo di Gheorghe Cantacuzino e Presidente del Senato; la madre discendeva direttamente dai voivodi fanarioti Nicola e Costantino Mavrocordato.
  43. La forza di ricominciare: Sami Modiano, un eroe moderno Sami Modiano, sopravvissuto agli orrori di Birkenau, è attivo testimone della Shoah, nella piena consapevolezza di rivestire un ruolo “sacrale”, tanto nei confronti della memoria storica quanto nei confronti di chi, non altrettanto fortunato, non ce l’hanno fatta.
  44. Da Isnello a sindaco di New York: l’ascesa di Vincent Impellitteri La città di New York ha visto trionfare l’italo americano democratico  Bill de Blasio con oltre il 73% delle preferenze. De Blasio è l’ultimo di una serie di sindaci italo-americani: prima di lui i celebri Fiorello La Guardia (Repubblicano almeno in parte), Rudy Giuliani (Repubblicano) e il meno noto di tutti Vincenzo Riccardo Impellitteri, l’unico di questi nato in Italia, per la precisione in provincia di Palermo nel piccolo centro di Isnello.
  45. Carl Paul Caspari e la rinascita protestanteIn un periodo di forte crisi religiosa per la cristianità tanto nel sud europa, quanto nel nord e nella mitteleuropa, andiamo a parlare dell’orientalista e teologo neo luterano germano-norvegese Carl Paul Caspari, che ha contribuito in maniera decisiva al revival confessionale cui si assistette in Norvegia alla fine del XIX secolo.
  46. San Nicola, un ponte tra Oriente e OccidenteAnche l’Occidente è ancora oggi politicamente ‘’dipendente’’ dalla religione. Pensiamo al valore politico che alcuni incontri religiosi possono avere, ad esempio l’ultimo viaggio del Papa in Iraq è un qualcosa di storico, all’influenza del Vaticano in Italia, ma anche la figura di alcune personalità religiose può essere attentamente etichettata in termini politici. Tra queste figure troviamo quella di San Nicola, vescovo di Mira (Turchia) intorno al III sec. D.C., un Santo amato e venerato in tutto il mondo, e le cui spoglie sono conservate nella città di Bari.
  47. Raniero Panzieri, i “Quaderni Rossi” e la nascita del neomarxismo italianoLa figura di Raniero Panzieri ci conduce a mettere in luce le radici del neomarxismo italiano. Personaggio controverso, è stato uno dei principali esponenti di una delle maggiori esperienze teoriche del nostro Paese. Fondatore dei Quaderni Rossi e principale esponente dell’operaismo italiano, nasce nel 1921 a Roma e muore nel 1964 a Torino.
  48. Il sardonico Johnny Hart, un maestro del fumettoNel 2014 e nel 2015 Gipi e Zerocalcare hanno partecipato al Premio Strega con i loro albi a fumetti. Si è riconosciuto che un fumetto possa avere spessore narrativo, intellettuale, umoristico. Il fumetto è una forma di comunicazione che utilizza elementi diversi contemporaneamente (dialoghi e immagini) per veicolare il pensiero e la visione della società dell’autore. La varietà delle combinazioni grafiche e di scrittura rendono il fumetto atto anche a far immaginare, emozionare e riflettere il lettore. Pertanto il “Ritratto” sul fumetto lo dedichiamo a uno dei più celebri cartoonist americani, Johnny Hart.
  49. Mino Pecorelli, un uomo che sapeva troppoAvvocato,militante democristiano e giornalista Pecorelli fondò nel 1968 OP e dopo avere allontanato Simeoni e Falde strinse un rapporto di stretta collaborazione con Vito Miceli.Lo scopo di OP? Raccontare i retroscena di quel sistema di potere che si era incastrato nei gangli dell’Italia a sovranità limitata. Il suo giornalismo coraggioso sottolineò le gravissime responsabilità politiche e i torbidi intrecci tra politica, affari, loggia P2 e servizi segreti. Fu uno dei primi a svelare il doppio stato.
  50. Herbert Marcuse e la fine delle utopieNel ’67 Herbert Marcuse partecipò ad un incontro organizzato dal Comitato studentesco dell’Università di Berlino Ovest nei giorni 10 e 13 luglio. Nel corso di tali appuntamenti venne delineandosi un dibattito incentrato sulla tematica del rapporto fra utopia e continuità della storia. Iniziò ad emergere con chiarezza la questione della fine delle utopie, ed è interrogandosi su tale punto che Marcuse anticiperà di trent’anni quella che viene oggi definita come “la fine delle ideologie“, intesa come l’incapacità da parte della moltitudine di concedere spazio all’idea in quanto entità astratta. La fine delle utopie non rappresenta però una resa, essa è anzi una flessione, un indebolimento della massa.
  51. Steve Bannon tra Guillaume Faye e Samuel HuntingtonQual è il nesso fra Steve Bannon, uno dei più importanti ideologi dell’Alt-Right legato a doppio filo con l’ex presidente Donald J. Trump e Guillaume Faye, ex teorico della Nouvelle Droite francese convertitosi all’occidentalismo? Inquadriamo innanzitutto le idee del teorico più discusso dai media che, secondo voci di corridoio, sarebbe fra i registi della nascita e della caduta del governo Conte I.
  52. Lacheroy, il controrivoluzionarioCharles Lacheroy, colonnello dell’esercito francese, fu tra i teorizzatori della “guerra rivoluzionaria”e studiò le contromisure che i Paesi occidentali avrebbero dovuto approntare cntro le eversioni ostili.
  53. John McDowell, un gigante della filosofia contemporaneaQuando si parla di filosofia teoretica contemporanea un nome giganteggia nel panorama mondiale, quello del filosofo sudafricano John McDowell. Egli nell suo pensiero prova a risolvere la spaccatura cartesiana tra la Res Cogitans e la Res Extensa, una volta caduta la ghiandola pineale, una spaccatura che Kant andò vicino a ricucire ma che si riapre nello schematismo trascendentale, per cui in fin dei conti semplicemente accade che pensiamo così.
  54. Gianroberto Casaleggio e il web come agorà politica Non solo un manager con intuizioni politiche, ma un innovatore a tutto campo: Aldo Giannuli, a cinque anni dalla morte, parla di Gianroberto Casaleggio e degli impatti del suo pensiero politico alla base della nascita del Movimento Cinque Stelle. Quella di Casaleggio è una figura importante per un duplice punto di vista: in primo luogo perché il fondatore del movimento è stato lui più che Grillo (che infatti l’ha riconosciuto più volte) e, in secondo luogo perché tecnica e politica, nella sua visione erano strettamente collegate. Non ci sarebbe mai stato un M5s se Casaleggio non si fosse occupato di strategie di rete. E, anche se ne aveva una visione forse eccessiva, sarà ricordato come quello che per prima ha capito la rivoluzione politica del web. Della sua esperienza sono figli sia molti risultati ottenuti dal Movimento, soprattutto alle origini, sia molti limiti strutturali palesatisi sulla scia dell’ingresso nelle istituzioni.
  55. Vigdis Finnbogadottir, la madre della nuova IslandaVigdis Finnbogadottir fu la prima donna al mondo a essere democraticamente eletta Presidente di una repubblica. Il suo ruolo di ambasciatrice culturale, di appassionata della lingua, della cultura e delle tradizioni islandesi ne fecero una presidentessa assai popolare, tanto da non avere rivali nelle elezioni del 1992. Attenta alle tematiche ambientali, piantando tre alberi in ogni luogo da lei visitato nel paese (uno per i maschi, uno per le femmine e uno per i nascituri), contribuì a far nascere nel popolo islandese, su cui aveva notevole ascendente, una spiccata coscienza ecologica.
  56. Eugene Weber, un impressionista della storiaEugen Joseph Weber nacque a Bucarest il 24 aprile 1925, figlio di Sonia ed Emmanuel Weber, un industriale benestante romeno. Il precettore privato di cui i suoi genitori si avvalsero quando lui aveva 10 anni, risultò inadatto per la curiosità del ragazzo, che, all’età di 12 anni, su sua richiesta, venne mandato all’Ashville College nelle Yorkshire. Avrebbe studiato la Romania, ma non ci avrebbe mai più vissuto. Anzi, tra il 1943 e il 1947 servì per l’esercito di Sua Maestà Britannica e si unì a The King’s Own Scottish Borderers, arrivando al grado di capitano e combattendo in Belgio, Germania e India. Conosceva la lingua e la letteratura inglese in maniera perfetta ma fu la storia francese ad attrarlo e dopo il servizio militare studiò all’Institut d’Etudes Politiques di Parigi. 
  57. Robert de Niro senior: tutti i demoni di un artistaQuello del padre dell’omonimo attore statunitense  è uno dei casi in cui la fama del figlio oscura quella del padre, che pure per un ventennio era stato pittore ben noto nel frizzante clima culturale newyorkese tra agli anni ‘40 e gli anni ‘50. Figura a lungo dimenticata ma che proprio De Niro ha voluto far riscoprire commissionando il libro Robert De Niro, Sr: Paintings, Drawings and Writings: 1942-1993 (2019) e con il docufilm di Perri Peltz e Geeta Gandbhir, Remembering the Artist Robert De Niro Sr del 2014.
  58. Ferenc Puskás, la Rivoluzione ungherese e la fine della “Squadra d’Oro”Aranycsapat: la “Squadra d’Oro”. Ferenc Puskás, Gyula Grosics, Nándor Hidegkuti, Zoltán Czibor e Sándor Kocsis: questi i nomi più illustri della grande nazionale ungherese che conquistò fama planetaria nei primi Anni Cinquanta imponendo una rivoluzione al gioco del calcio, disputando alcuni dei match più importanti e densi di significato della storia del pallone ma finendo, dopo anni sulla cresta dell’onda, per essere inghiottita dal gorgo della Storia, vittima di eventi traumatici che avrebbero sconvolto la squadra, la nazione ungherese e il mondo intero. 
  59. Condorelli, gli artigiani del dolce che non hanno ceduto alla Mafia Il marchio dolciario siciliano è figlio dell’ingegno del fondatore dell’azienda, Francesco Condorelli che da umile garzone di bottega, grazie alla lungimiranza e a una serie di circostanze favorevoli, è riuscito a creare una realtà leader nel settore dolciario italiano: si lavorano quotidianamente 15000 kg di torrone per 160 varietà, esportati in 25 paesi del mondo, impegnando più di addetti fissi, dai 40 ai 60 lavoratori stagionali e quasi un centinaio di agenti.
  60. La voce degli ultimi: Oscar Romero, la coscienza del Salvador Per comprendere la figura del cardinale Oscar Arnulfo Romero bisogna capire il contesto del popolo salvadoregno, profondamente profetico, capace di leggere la realtà e denunciare l’ingiustizia, e martire come fu lui. Caratterialmente, Romero era tutto fuorché un rivoluzionario. Il suo temperamento emotivo era introverso, pauroso e conservatore. Agì in modo tanto rivoluzionario imponendo in primo luogo una grande sfida a sé stesso.
  61. La potenza del caos: il pensiero dimenticato di Ernest Coeurderoy Ciò che ha fatto cadere Couerderoy nel dimenticatoio, che è anche ciò che lo rende meritevole di essere riscoperto, è la sua estrema particolarità. Anarchico ispiratore di Bakunin ma influenzato da Proudhon nonostante poi lo superi. Libertario ma nemico di tutti, sostenitore di una rivoluzione violenta e totalizzante. Si fa fatica a categorizzare Couerderoy.
  62. Pasquale Massacra, pittore e patriotaLa pittura romantica in Italia è legata al nostro Risorgimento, dando alla produzione pittorica nazionale un carattere storicista peculiare. Uno degli esponenti lombardi del romanticismo risorgimentale italiano fu Pasquale Massacra, morto in un agguato tesogli dagli austriaci,
  63. Hans Kung, il cattolico impertinente Il 6 aprile 2021 è venuto a mancare un teologo che ha segnato la storia contemporanea della teologia; un teologo che, in coerenza con le sue idee, non ha esitato a schierarsi decisamente contro i rappresentanti terreni del ministero petrino; un teologo passato alla cronaca per essere “contro” ma che invece a ben guardare è stato un grande costruttore di ponti per un rinnovamento della teologia cristiana. Stiamo parlando dello svizzero Hans Kung.
  64. Aristide Briand, il visionario della diplomaziaIn un mondo globalizzato e multipolare la diplomazia, con la sua storia e le sue prassi, diventa una disciplina fondamentale, e la politica estera assurge a campo strategico di azione politica ed economica. Non potevamo non dedicare un “Ritratto” ad un diplomatico e politico di razza.
  65. Mario Draghi dai Gesuiti alla corsa al QuirinaleChi è davvero l’ex boiardo di Stato e banchiere divenuto premier? Che cosa pensa davvero Mario Draghi? Quali sono stati i punti fondamentali e quelli meno chiari della biografia politica e personale dell’ex governatore della Bce, del figlio dell’educazione gesuita protagonista degli ultimi decenni di storia italiana? Aldo Giannuli prova a rispondere a queste domande in un video dedicato al presidente del Consiglio.
  66. Idris il Senusso, padre della LibiaMolte delle dinamiche che hanno reso cruciale  la Libia nel secondo dopoguerra sono dovute alle azioni avviate da un sovrano importante: Idris di Libia, re del paese tra il 1951 e il 1969. Una delle figure meno note del Novecento del mondo postcoloniale.
  67. Davis, l’uomo e la Coppa Tra i tornei più importanti del mondo del tennis, la Coppa Davis è infatti quasi coeva ai grandi tornei dello Slam (Australian Open 1905, Roland Garros 1891, US Open 1881, Wimbledon 1877), essendo nata nel 1900. All’origine della competizione sta un uomo e la sua idea di tennis come sport in grado di unire uomini e nazioni, come sport profondamente educativo e “sportivo” nel senso etico del termine: Dwight Filley Davis.
  68. Gino Doné, l’eroe dei due mondi della rivoluzione cubana“E il Garibaldi fissa il mare / E tira un sorso di rhum… Che di marsala qui all’Avana non ne sbarcano più…”. Questo l’incipit della famosa canzone “Garibaldi Innamorato” di Sergio Caputo ma possiamo facilmente immaginarci un altro italiano in quella situazione, l’unico europeo a partecipare allo sbarco del Granma ai piedi della Sierra Maestra nel 1956, unico europeo a dare un contributo fondamentale al successo della Rivoluzione Cubana: Gino Donè.
  69. Joao Gilberto, il Pelé della MusicaDi Joao Gilberto Prado Pereira de Oliveira il poeta brasiliano contemporaneo Augusto de Campos disse che trattava le parole come Pelè trattava il pallone. Questo per dire la grandezza del musicista, pur nella sua semplicità di voce e chitarra. E nulla più. La sua genialità consistette anche in questo, nell’aver rinnovato profondamente la musica brasiliana con apparente semplicità, fondendo il samba, la musica etnica, con le suggestioni provenienti dal jazz, dallo swing e dal melodico europeo. La sua genialità consistette nell’aver portato al mondo la bossanova

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